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diciamo la verità alla cittadinanza sul rogo di Pomezia

Comune di Pomezia Incendio ECO X. 

Diccap: La Polizia Locale a lavoro e sempre vicina ai cittadini. Questa notte le Polizie Locali di Ardea e Pomezia hanno continuato a lavorare intorno all'incendio della Ecox di Pomezia per garantire il transito dei mezzi di emergenza ed evitare l'accesso all'area interdetta. Gli operatori ci hanno chiesto di comunicare l'amarezza per essere stati additati alla stampa, sebbene incolpevoli, di aver omesso controlli allo stabilimento incendiato. Eppure sul sito del Comune di Pomezia è stato pubblicato il documento con cui il Comando di Polizia Locale di Pomezia chiedeva il supporto tecnico alla ASL ed ai Carabinieri del NOE per fare quelle verifiche ad un sito autorizzato che richiedono di provare con accertamenti tecnici eventuali violazioni penali. Ma l'opinione pubblica vuole un colpevole, e noi siamo abituati ad essere impopolari.
Questa notte però respireremo la stessa aria "pulita" degli abitanti del quartiere Castagnetta, cui non siamo riusciti a proteggere la salute come loro si aspettavano, per I quali però avevamo richiesto collaborazione per difenderli. Uno strano destino ci accomuna a chi chiede maggiori controlli a tutela della salute: noi 'come loro avevamo fatto due esposti alla ASL ed al Sindaco perchè il Comune ci desse attrezzature e formazione per affrontare I rischi del nostro territorio in cui ci sono, per fortuna, tante fabbriche, chimiche, farmaceutiche e depositi, che danno lavoro e vita dignitosa, ma che sono pure fonti di rischi. Ebbene dopo due esposti lavoriamo con materiali senza aver avuto specifici corsi di formazione e senza essere sicuri che davvero siani adeguati. Sull'Ansa è comparso uno di noi sul luogo dell'incendio, con una mascherina e la barba, nessuno lo aveva informato che con la barba la mascherina non aderisce e non è efficace, ma nell'emergenza nessuno di noi si è tirato indietro. Noi siamo poliziotti locali, concittadini di quelli del comitato nella cui zona abitano due colleghi con due figli.
Siamo lavoratori come i lavoratori della EcoX, che con l'incendio forse perderanno un lavoro che Dio solo sa se ritroveranno. A loro pure va la nostra solidarietà. In tutto questo serenamente, continuiamo a fare il nostro lavoro, mettendoci in prima linea, con un organico ridotto, con i mezzi limitati rispetto alle esigenze del territorio ed alle sue difficoltà, ma col cuore saldo e la coscienza pulita di chi ha fatto del proprio meglio. Chiediamo alla stampa di non negare l'onore a noi che siamo colleghi di un uomo ucciso dai veleni della terra dei fuochi. Chiediamo alla stampa di non spegnere nei nostri concittadini la voglia di lottare e denunciare a noi ciò che li mette a rischio, come noi lo facciamo e continueremo a fare, quando chiediamo la nostra sicurezza. Chiediamo alla stampa di dire la verità: non siamo invincibili, ma non molliamo e questa partita non la abbiamo persa noi.
Il Coordinatore Provinciale di Roma Guglielmo Marchetti