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Notizie

Corso base relazioni sindacali

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Il Contratto Collettivo Integrativo del Comparto delle Funzioni Locali – Corso gratuito in autoapprendimento

Il Dipartimento per la Formazione Universitaria della Federazione Lavoratori Pubblici e Funzioni Pubbliche, comunica che è attivo un corso di formazione base per relazioni sindacali, comparto funzioni locali.

Il percorso formativo, è offerto gratuitamente da IFEL e serve per approfondire tutti gli aspetti legati al contratto ed è rivolto ai dipendenti (Comparto Funzioni Locali) e ai dirigenti (Area Funzioni Locali).

Ideato da ARAN e da IFEL (Fondazione ANCI), il percorso è interamente on line in modalità asincrona, e ha come obiettivo finale quello di dotare i dipendenti e dirigenti degli enti locali di nuovi strumenti per la conoscenza degli aspetti principali e la disciplina che caratterizzano l’iter di perfezionamento di un contratto collettivo integrativo, e quali siano i soggetti sindacali titolari della contrattazione, i componenti della delegazione di parte datoriale e il ruolo e le competenze del negoziatore.

Saranno analizzate anche le conseguenze derivanti dal mancato raggiungimento dell’accordo, rispettivamente per le materie a contenuto economico e non economico.

Programma

Questo corso prevede due percorsi ben distinti:

• uno rivolto ai dipendenti dal titolo Contratto Collettivo Integrativo | Comparto Funzioni Locali

• uno rivolto ai dirigenti dal titolo Contratto Collettivo Integrativo | Area Funzioni Locali.

Durata

I percorsi prevedono un impegno di 32 ore in autoapprendimento ciascuno, sono speculari ma indirizzati ai due target individuati secondo la specificità dei contenuti e sono strutturati su tre livelli di padronanza: Base, Intermedio e Avanzato, per fornire un quadro il più possibile esaustivo del tema trattato. Gli argomenti sono:

Corso Base: Il sistema delle relazioni sindacali;

Corso Intermedio: I soggetti coinvolti, le materie oggetto di contrattazione integrativa e le procedure;

Corso Avanzato: La contrattazione collettiva integrativa.

Per ciascun corso, è previsto il rilascio di un open badge personale attestante le competenze acquisite, a quanti hanno seguito i moduli e hanno sostenuto il test di autovalutazione.

Per chi completa tutti i corsi è previsto il rilascio di un ulteriore open badge finale che attesta tutte le competenze accumulate.

Accedi e iscriviti

Per iscriversi è necessario registrarsi sul link: https://elearning.fondazioneifel.it/login/ e seguire il percorso: Basic Knowledge | Formazione di base per i neo-assunti e neo-immessi in ruolo Organizzazione e Personale.

Per ulteriori info inviare una email all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

Il Collegio di Presidenza Nazionale CSE FLPL

Not_CSE_FLPL_0724_corso_su_contratto_collettivo_integrativo_1.pdf

Scarica il notiziario

 

 

IL DICCAP PARTECIPA AL V CONGRESSO FLP

Il DICCAP è stato invitato al V Congresso Nazionale della FLP - Federazione Lavoratori Pubblici che con noi fa parte della Confederazione CSE FLPL. Ringrazio il Segretario Generale FLP Marco Carlomagno e il Responsabile Area Sindacale e Risorse Umane FLP Roberto Sperandini per l'invito della nostra O.S., per l'impegno profuso e per l'ospitalità che ci è stata riservata. Congresso interessantissimo, ricco di contenuti e di interventi politico-sindacali di rilievo. Il tema trattato era "IL RUOLO STRATEGICO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE PER IL RILANCIO DEL SISTEMA ITALIA".

INTERVENTO DI MIRIAM PALUMBO

 

LA NOSTRA CONFEDERAZIONE AL TAVOLO CON IL GOVERNO MELONI

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Incontro Meloni-sindacati. CSE: "Valutazione sostanzialmente positiva, che manifesta discontinuità con il passato"
"Abbiamo apprezzato la conferma e il miglioramento del cuneo fiscale e anche gli interventi in materia di aliquote fiscali, così come gli stanziamenti per il rinnovo dei contratti pubblici per il triennio 2025/2027, con l'ulteriore previsione di spesa per il triennio 2028/2030. Risorse che dopo l'importante firma del CCNL delle Funzioni Centrali 2022/2024 possono finalmente superare l'inaccettabile disallineamento tra rinnovo dei #contratti #pubblici e periodo di riferimento. Sulle pensioni c'è nel DDL una sostanziale conferma delle norme precedenti. Sul TFR/TFS abbiamo però denunciato l'insostenibilità della situazione in materia di differimento dell'erogazione, dopo due pronunce della Corte costituzionale". È il primo commento del Segretario generale CSE - Confederazione Indipendente Sindacati Europei, Marco Carlomagno, che ha definito complessivamente equilibrata la proposta del Governo, al termine della riunione con il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni che oggi ha incontrato a Palazzo Chigi i rappresentanti delle Confederazioni sindacali rappresentative per l'esame del DDL di bilancio 2025.
Alla riunione, che è durata circa 6 ore, per il Governo hanno partecipato anche il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Esteri Antonio Tajani, e i Ministri Giancarlo Giorgetti, Adolfo Urso, Orazio Schillaci, Marina Calderone, Giuseppe Valditara e Paolo Zangrillo. Una valutazione sostanzialmente positiva quella della CSE, che tiene conto dell'attuale difficile situazione internazionale, dei vincoli europei, dell'alto deficit pubblico e della situazione preesistente. E che su molti aspetti manifesta elementi di discontinuità con il recente passato. Sulla sanità, pur apprezzando l'incremento degli stanziamenti, riteniamo necessario un'implementazione delle risorse sia per garantire un significativo miglioramento delle prestazioni che un'adeguata valorizzazione del personale sanitario e un potenziamento significativo con nuove assunzioni di personale infermieristico e medico. Così come vanno modificate le norme sul parziale blocco del turnover nel pubblico impiego, in contrasto con la ripresa delle assunzioni che in questi anni il governo invece aveva attivato. Sul tema dei diritti alla salute abbiamo chiesto che già nel corso dell'esame parlamentare venga prevista una norma che garantisca la copertura delle assenze in caso di screening oncologici previsti dalle autorità sanitarie. Un'iniziativa che non solo è a tutela della salute pubblica, ma anche un formidabile momento di prevenzione. Proposta sulla quale sia il Presidente del Consiglio che il Ministro della Salute si sono dichiarati d'accordo e su cui confidiamo ci possa essere una positiva soluzione. Per la CSE il confronto per migliorare gli aspetti critici pure presenti deve proseguire e valutiamo positivamente le aperture del Presidente del Consiglio che nella replica ha manifestato la sua disponibilità ad apportare, pur nell'ambito macroeconomico della manovra, alcuni correttivi richiesti, anche avvalendosi di specifici approfondimenti presso i Ministeri dell'Istruzione e del Lavoro sui temi della scuola, della previdenza e della sicurezza sul lavoro. Infine abbiamo chiesto che, sulle questioni ancora aperte relative al lavoro pubblico e che necessitano di interventi normativi a monte, ci sia una specifica sessione di approfondimento che affronti le questioni della detassazione del salario accessorio del personale pubblico, della rivalutazione dei buoni pasto, dell'eliminazione della norma che taglia i Fondi destinati alla produttività delle Amministrazioni e degli Enti.

Il Diccap con il patrocinio del Comune di Crispiano ha realizzato un cartoon videoclip sulla sicurezza stradale per bambini/ragazzi. Il video verrà presentato in data 22 settembre 2024, durante lo svolgimento della manifestazione COMIX (manifestazione ide

Il Diccap con il patrocinio del Comune di Crispiano ha realizzato un cartoon videoclip sulla sicurezza stradale per bambini/ragazzi. Il video verrà presentato in data 22 settembre 2024, durante lo svolgimento della manifestazione COMIX (manifestazione ideata e realizzata a tema cartoon).  BUONA VISIONE

https://drive.google.com/file/d/1LszkPKaH_p8yO0kdTk66jceshQbgb0kP/view?usp=drivesdk

CCNL COMPARTO FUNZIONI LOCALI 2022 - 2024 - Lo stato dell’arte delle trattative all’Aran

CCNL COMPARTO FUNZIONI LOCALI 2022 - 2024

Lo stato dell’arte delle trattative all’Aran

 

 

I tre incontri tenutisi a Roma presso la sede dell’Aran per il rinnovo del Ccnl del comparto Funzioni Locali 2022-2024 non preludono a reali cambiamenti di rotta, anzi emerge il rischio di un ulteriore restringimento delle relazioni sindacali e di una trattativa dagli ambiti molto limitati.

Dalle prime proposte formulate dall’ Aran emerge che le risorse individuate dal governo per il rinnovo prevedono un aumento del 5,78%, dal 1° gennaio 2024, pari a 136 euro medi per 13 mensilità, somme assolutamente insufficienti a restituire il potere d’acquisto causato dall’inflazione che è di circa il 18%!

La somma include sia quanto destinato al tabellare che quanto destinato a salario accessorio.

Quest’ultima componente in genere è circa il 10% della somma disponibile per il rinnovo, senza tener conto della necessità di rifinanziare le risorse indispensabili per i passaggi verticali in deroga.

Di questo ammontare circa il 53% è già in pagamento ai lavoratori, come aumento tabellare, per effetto dell’ampliamento dell’indennità di vacanza contrattuale (IVC) previsto dalla legge di Bilancio 2024.

Per il 2022 le risorse sono all’IVC (0,27% del monte salari); per il 2023 a quanto già erogato sotto forma di IVC e anticipo (1,61% del monte salari). Se si considera l’indennità di vacanza contrattuale incrementata già pagata, l’eventuale immediata sottoscrizione del CCNL porterebbe ai lavoratori e alle lavoratrici un aumento tabellare di poco più di 49 euro lordi medi

Comunque si tratta di risorse che non potranno essere utilizzate come investimento per rendere finalmente attrattivi gli enti locali sul piano remunerativo, per le prospettive di carriera, per aumentare le assunzioni di personale, drasticamente ridotto negli anni e su cui gravano carichi di lavoro sempre più pesanti e non sostenibili a discapito della salute e benessere dei lavoratori.

Altra criticità (che a suo tempo abbiamo più volte segnalato ad Anci e ai vari governi) è quella relativa ai limiti di spesa per le assunzioni di personale che non consentono alle amministrazioni di aumentare gli organici rispetto al reale fabbisogno di personale. Solo in parziale controtendenza le assunzioni di assistenti sociali in virtù della L.178/21, che comunque non raggiungono ancora l’obiettivo per il livello essenziale, in quanto mancano ancora 3.500 assistenti sociali che avrebbero dovuto essere assunti entro il 2026.

L’area di E.Q. che per noi andrebbe riconosciuta come ulteriore area di sviluppo professionale e sulla quale sembrava si volesse investire per determinate professionalità, al momento resta confermata come mera sostituzione terminologica con le P.O..

Inoltre nelle proposte Aran:

  • non si prevede, come da noi richiesto, un ampliamento delle materie oggetto di confronto e contrattazione e il coinvolgimento delle RSU non si estende alle materie come la sicurezza e il miglioramento delle condizioni di lavoro e le modalità di migliore armonizzazione con la vita privata e familiare.
  • A fronte della mancanza di volontà di estensione delle prerogative sindacali, si vorrebbe prevedere addirittura solamente un’unica sessione negoziale per tutte le materie oggetto di contrattazione.
  • La richiesta delle OO.SS. di poter intervenire sull’organizzazione degli uffici, sul sistema della performance, sul lavoro agile e sul rinnovo dell’area del funzionariato resta inascoltata.
  • Sul rapporto di lavoro vengono precisati meglio alcuni istituti già esistenti come il diritto alla partecipazione alle assemblee anche in modalità telematica, il diritto al pasto gratuito per chi fa assistenza e vigilanza di minori e per gli addetti alla preparazione dei pasti.

Insomma vi è ancora molto da fare e se questi restano i contenuti del negoziato non vi è dubbio che non ci troveremmo di fronte ad un vero rinnovo contrattuale, ma a un contratto a perdere.

Questo scenario già molto complesso per il personale viene aggravato dagli ultimi provvedimenti legislativi che colpiscono le articolazioni dello Stato più prossime ai cittadini, gli enti locali, andando ad incidere sulla spesa corrente dei comuni, per cui si avranno meno risorse per la gestione degli asili nido, per i servizi agli anziani e alle persone in difficoltà, per la pulizia e la cura del verde e dei parchi pubblici e per tutti quei servizi di cui i cittadini hanno estremamente bisogno.

Vi è una nuova inversione di tendenza nei confronti degli Enti locali e le prospettive di rilancio che si erano intraviste con il PNRR e nel post covid.

Per poter di nuovo contare forse occorre ripensare a mobilitazioni di lavoratori che dal basso facciano sentire la propria voce agganciandosi anche ad associazioni di cittadini con una visione di insieme su ”lavoro, salute e sostenibilità di vita” che oggi richiamano tutti noi a non accettare supinamente anche sul piano contrattuale scelte che non ci soddisfano.

                                     Il Collegio di Presidenza Nazionale

                                       CSE FLPL